La procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere, turbativa d'asta e corruzione: tra queste, spiccano le figure dell'ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro e il parlamentare di Noi Moderati Saverio Romano. I carabinieri del Ros hanno notificato a tutti l'invito a comparire davanti al gip per l'interrogatorio preventivo. Solo dopo il faccia a faccia negli uffici giudiziari il gip deciderà se accogliere oppure no la richiesta di domiciliari avanzata per Cuffaro e per gli altri e se chiedere al Parlamento l'autorizzazione a procedere per Romano.
A diversi indagati, tra cui lo stesso ex governatore della regione siciliana, i militari dell'Arma hanno notificato anche un decreto di perquisizione disposto dai pm. Cuffaro e Romano sono coinvolti in un'inchiesta della Procura, guidata da Maurizio de Lucia, su appalti pilotati. Coinvolti anche diversi funzionari pubblici e Vito Raso, autista e uomo di fiducia dell'ex governatore. Cuffaro, ora presidente nazionale della Nuova Democrazia Cristiana, era stato condannato a 7 anni per favoreggiamento alla mafia (la sentenza è diventata definitiva nel 2011) e ha lasciato il carcere nel 2015 dopo averne scontati 4 e 11 mesi grazie all'indulto di un anno per i reati "non ostativi" e lo sconto previsto dalla liberazione anticipata per buona condotta.
Romano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, venne invece prosciolto nel 2012 dal gip con la vecchia formula dell'insufficienza di prove. La procura specifica che per quest'ultimo "sussistono le garanzie di cui all'articolo 68 della Costituzione" in quanto parlamentare. "Apprendo dalla stampa di una richiesta della procura di Palermo che mi riguarderebbe: non ne so nulla e non ho ricevuto alcuna comunicazione", afferma il coordinatore politico di Noi Moderati, Saverio Romano. "In ogni caso sono assolutamente tranquillo e a disposizione, pronto a chiarire eventuali dubbi dei magistrati, dei quali ho la massima stima e considerazione".
Un comunicato della Procura palermitana informa i nominativi degli altri indagati Antonio Abbonato, 53 anni, Ferdinando Aiello, 53 anni, Paolo Bordonaro, di Canicattini Bagni, 59 anni, Alessandro Maria Caltagirone, 54 anni, Roberto Colletti, di Siculiana, 66 anni, Maroco Damone, 51 anni, Giuseppa Di Mauro, di Lentini, 60 anni, Vito Fazzino, di Siracusa, 43 anni, Antonio Iacono,66 anni, Mauro Marchese, di Napoli, 65 anni, Sergio Mazzola, di Belmonte Mezzagno, 61 anni, Carmelo Pace, di Ribera, 54 anni, Vito Raso, 62 anni, Paolo Emilio Russo, di Catania, 62 anni, Giovanni Giuseppe Tomasino, 54 anni, Alessandro Vetro, di Agrigento, 45 anni.

