Bambini strappati ai genitori, il ministero indaga sui giudici

Scritto il 25/11/2025
da Felice Manti

Si valuta l'invio degli ispettori per un atto potenzialmente abnorme. Dalla Parietti alla Piccolotti (Avs) prime critiche anche a sinistra

Interrogazioni al Parlamento europeo, Csm sugli scudi, ispettori ministeriali al lavoro. Nel pieno della campagna elettorale per la riforma della giustizia, la storiaccia dei bimbi sottratti alla famiglia anglo-australiana che vive nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, infiamma aule parlamentari e ministero della Giustizia: sono iniziati ieri, di buon mattino, gli accertamenti per fare luce sull'allontanamento dei tre bambini, chieste al Guardasigilli dal premier Giorgia Meloni, sulla base di un dossier iniziato l'anno scorso, quando dopo un ricovero in ospedale per intossicazione da funghi carabinieri, Procura e servizi sociali avevano messo nel mirino la famiglia di Catherine Birmingham, psicoterapeuta australiana 45enne e di Nathan Trevillion, 51enne ex chef e commerciante di mobili inglese, trattati come No Vax incapaci di crescere i loro figli in modo sano. Dopo le prime critiche del centrodestra sul provvedimento è arrivata - come un riflesso pavloviano - la replica dell'Anm che ha difeso un'ordinanza "stramotivata".

Congelare la potestà genitoriale e nominare un tutore provvisorio è stato un atto abnorme? "Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire", aveva detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ora deve valutare se ci sono i presupposti per valutare l'invio degli ispettori, non prima di aver analizzato il corposo dossier sulla vicenda realizzato dalla Procura generale dell'Aquila. I temi al centro della presunta "negligenza genitoriale" sono la casa nel bosco considerata non sicura, la scarsa igiene (la famiglia vive senza energia elettrica e acqua corrente), gli accertamenti vaccinali da compiere e la mancata socializzazione. Come ha confermato ieri il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, per i tre figli i genitori hanno scelto l'home schooling.

"Quando ci riportate a casa?", chiedono i bimbi al legale che assiste i genitori, Giovanni Angelucci, che già lunedì prossimo depositerà il ricorso contro l'ordinanza. La madre è nella stessa comunità ma li vede solo per un paio d'ore, a colazione, pranzo e cena. Il padre soffre la separazione forzata e minaccia sfracelli: alla fine di una riunione del gruppo dei neorurali, diverse famiglie che vivono tra Palmoli, Tufillo e San Buono dove una società pugliese avrebbe in animo di realizzare un parco eolico (ma le due vicende non sarebbero collegate) ha annunciato di non voler più parlare.

Dopo l'affondo di Matteo Salvini, che ha parlato di "vicenda indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa", l'europarlamentare Susanna Ceccardi è intenzionata a portare la questione alla Commissione europea con una interrogazione parlamentare ("È una violazione della Carta dei diritti fondamentali Ue", sostiene la leghista). Nel mirino di politici e social c'è Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale dei minori del capoluogo abruzzese, a cui qualcuno contesta troppe sentenze "spaccafamiglie" e una propensione a favorire le coppie omosessuali, tanto che ieri al Comitato di presidenza del Csm è stata aperta una pratica al tutela dei magistrati chiesta da tutti i consiglieri togati, fatta eccezione per Bernadette Nicotra di Magistratura indipendente e dai consiglieri laici Michele Papa, Ernesto Carbone e Roberto Romboli. Anche a sinistra iniziano i primi distinguo, con Elisabetta Piccolotti di Avs, contraria alla decisione del tribunale ma preoccupata "dalla superficialità con cui si parla dei bambini del bosco" che vivono "senza socialità, senza confronto, senza strumenti". "È più preoccupante lasciar loro accesso a porno e violenze, quando togli dei bambini da una realtà estremamente felice gli crei un trauma enorme e irreversibile", sottolinea Alba Parietti. Il sit-in del 6 dicembre davanti al ministero della Famiglia di piazza Santi Apostoli si annuncia infuocato ma inaspettatamente bipartisan.