Due barchini di migranti si rovesciano al largo di Lampedusa: almeno 27 morti. Continuano le ricerche

Scritto il 13/08/2025
da Federico Garau

L'incidente si è verificato all'incirca a 14 miglia di distanza dall'isola delle Pelagie

Articolo in aggiornamento

È di almeno 27 morti il bilancio di un naufragio avvenuti al largo di Lampedusa nella mattinata di oggi, mercoledì 13 agosto.

Stando alle prime informazioni circolate per il momento, due barchini, con un centinaio di persone in tutto a bordo, si sarebbero rovesciati a circa 14 miglia a sud dalla costa della maggiore delle Isole Pelagie dopo aver imbarcato acqua per ore, provocando decine di morti e di dispersi

Si parla di almeno 26 cadaveri recuperati dai soccorritori accorsi sul posto, alcuni dei quali già portati a terra e condotti presso la camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana: tra di essi una neonata, 2 uomini adulti, 2 donne e 3 adolescenti (due maschi e una femmina).

In base alle informazioni raccolte dall'organizzazione che sta assistendo i sopravvissuti ospitati nell'hotspot, i dispersi dovrebbero essere complessivamente fra 30 e 40. I superstiti, una sessantina di migranti, sono già stati riportati sulla terraferma dalle motovedette di guardia costiera e guardia di finanza, mentre proseguono, tra mille difficoltà, gli interventi di recupero e di trasferimento delle salme delle vittime.

Secondo alcuni migranti tratti in salvo le imbarcazioni sono due: entrambi i barchini sarebbero partiti da Tripoli nela serata di ieri, martedì 12 agosto. Una prima imbarcazione avrebbe avuto dei problemi a proseguire, per cui gli occupanti si sarebbero spostati sull'altra la quale, stracarica, si sarebbe a sua volta rovesciata. i Sopravvissuti parlano di circa un centinaio di persone in tutto tra entrambi i barchini

Medici, psicologi e operatori dell'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo si stanno occupando di sottoporre a controlli i superstiti: non sono segnalate emergenze sanitarie né la presenza di minori non accompagnati tra le persone sopravvissute.

"Fino a oggi sono stati 675" tra morti e dispersi "dall'inizio dell'anno nel Mediterraneo centrale", ha ricordato il portavoce."Come Unhcr torniamo a ribadire le nostre rihieste ovvero potenziare e coordinare a livello europeo le operazioni di ricerca e soccorso per supportare il lavoro della Guardia Costiera Italiana", prosegue Ungaro. "Promuovere un più ampio accesso ai canali regolari nell'Unione Europea per le persone in cerca di protezione internazionale attaverso corridoi umanitari e lavorativi ed evacuazioni".

"L'ennesima tragedia avvenuta oggi nel Mediterraneo centrale, a 14 miglia nautiche da Lampedusa, addolora profondamente e suscita un pensiero di profondo cordoglio per le vittime", commenta il ministro Matteo Piantedosi."Questo drammatico episodio conferma, ancora una volta, l'urgenza di prevenire, sin dai territori di partenza, i pericolosi viaggi in mare e di combattere senza tregua lo spietato affarismo dei trafficanti di esseri umani che alimenta questo fenomeno"."La tragedia di oggi è avvenuta nonostante la presenza di un dispositivo di soccorso in prontezza operativa, composto da diversi assetti nazionali e unità navali private", prosegue il titolare del dicastero dell'Interno, "è nostro dovere continuare, con determinazione e fermezza, a contrastare questo vergognoso commercio di vite umane e a proteggere chi rischia di esserne vittima".

"Quando si consuma una tragedia come quella di oggi, con la morte di decine di persone nelle acque del Mediterraneo, sorge in tutti noi un forte sentimento di sgomento e compassione. E ci troviamo a misurare l'inumano cinismo con cui i trafficanti di esseri umani organizzano questi loschi viaggi", ha affermato il premier Giorgia Meloni, come riportato dalle agenzie di stampa.

Continuano le operazioni di ricerca del Centro secondario di soccorso marittimo (MRSC) della Guardia Costiera di Palermo. L'avvistamento che ha fatto scattare i soccorsi è avvenuto a circa 14 miglia nautiche a sud di Lampedusa, in area Sar italiana. In questo momento sono operativi cinque mezzi navali: le motovedette CP 324 e CP 327 della Guardia Costiera, due motovedette della Guardia di Finanza e un'unità navale di Frontex. Sono stati mobilitati anche un elicottero, un aereo della Guardia Costiera e un velivolo di Frontex.

La procura di Agrigento ha deciso di aprire un fascicolo d'inchiesta sul doppio naufragio, così da fare chiarezza sull'accaduto. Per ogni migrante sbarcato viene inoltre aperto un fascicolo per ingresso clandestino in Italia. Gli inquirenti stanno inoltre cercando gli scafisti.