Le scrivo per parlarle di mia sorella. Se lei lo sapesse mi ucciderebbe, ma dubito possa scoprirmi perché conoscendomi, mai potrebbe pensare che io mi rivolga a una posta del cuore (con tutto il rispetto, mi perdoni). Invece non so più dove sbattere la testa. Mia sorella è più piccola di me e sono sempre stato protettivo nei suoi confronti. Oltretutto è una persona dolcissima ma sprovveduta. Si è sempre infilata in storie sbagliate, non ha portato a termine gli studi e per quanto riguarda il lavoro... beh, è un continuo slalom tra contratti a termine e sostituzioni. Quindi mi sono sempre fatto carico di lei da tanti punti di vista. Tanto che la mia compagna, con la quale sto ormai da anni, inizia a non poterne più: “Non potremo mai avere figli perché tu hai già tua sorella” sono le cose che mi urla contro con sempre più insistenza. Fatto sta che ora mia sorella sta con un uomo sposato. Una relazione tutta scentrata per mille motivi che non è neppure il caso di spiegare. Sono disperato perché non so come farle capire che è l’ennesimo errore, forse il più letale arrivata a questo punto della sua vita. E questo senza considerare che inizio a essere stanco anch’io oltre a pensare che forse è effettivamente giunto il momento di avere un figlio. Vero.
Edoardo P.
Caro Edoardo, forse glielo dico con l’eccessiva leggerezza di una figlia unica, ma sì: proceda con la sua vita. È ammirevole che lei sia stato così presente e premuroso con sua sorella. Ma si tratta, appunto, di sua sorella. Non della sua bambina. Quindi, sia per quanto riguarda le responsabilità che sarebbe il caso che la “piccolina” iniziasse a prendersi, sia per le libertà che sarebbe legittimo iniziasse a concedersi lei, le dico: sciolga questa catena. Come fanno quelli che non hanno fratelli “genitoriali”? Il mondo è pieno di sprovveduti che non possono contare su un fratello “messianico”. La metta nelle condizioni di provvedere a se stessa. Perché è l’unico modo in cui potrebbe riuscirci e perché è sbagliato che lei se ne faccia carico a vita. Sposi la sua compagna, si riproduca, compri una casa in montagna... I suoi genitori hanno messo al mondo due figli, a un certo punto ognuno deve fare per sè. Non può pensare che sua sorella ricada su di lei per sempre. Non è giusto per lei, non è giusto per la sua compagna e non è giusto neppure per la sua eterna “assistita”. Sua sorella è un’altra figlia dei suoi genitori, non è una sua responsabilità. Ultimo consiglio: guardi, se ha tempo e se ha Netflix, una serie che si intitola “Black Rabbit”...
Tratto mia sorella come una figlia, sbaglio?
Scritto il 15/10/2025
da Valeria Braghieri