A Palermo insegnante aggredita da un genitore: aveva rimproverato il figlio

Scritto il 20/05/2025
da Fabio Greco

AGI - Due collaboratori scolastici hanno riportato una prognosi di sei giorni di riposo per aver impedito che un'insegnante precipitasse rovinosamente dalle scale, spintonata violentemente da un genitore. Quest'ultimo avrebbe chiesto di raggiungere in aula la maestra del figlio, colpevole, a suo dire, di aver rimproverato il bambino. È accaduto all'Istituto comprensivo statale a indirizzo musicale Lombardo Radice a Palermo. A darne notizia sono i docenti in una lettera aperta inviata, tra gli altri, al ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. L'insegnante aggredita ha riportato una prognosi di tre giorni.

Denuncia dei sindacati: scuola sempre più pericolosa

"Lavorare a scuola non è mai stato così pericoloso. L'escalation di aggressioni e offese agli insegnanti e al personale ATA, da parte di genitori e studenti, sta facendo emergere il disagio profondo in cui versano la scuola e la società intera".

Ad affermarlo è Vito Cassata, segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani, commentando l'ennesimo episodio di violenza da parte di un genitore verso docenti e personale ATA, come quello accaduto nei giorni scorsi all'Istituto comprensivo Lombardo Radice di Palermo in corso Calatafimi.

Appello all'alleanza educativa

"Condanniamo questi episodi senza se e senza ma. Le ragioni di tali dinamiche si possono comprendere e superare costruttivamente solo attraverso una stretta alleanza tra i diversi attori che operano all'interno della comunità educante. Come tutti i fenomeni sociali, anche la violenza a scuola è un fenomeno pluri-determinato".

Il disagio della scuola e delle famiglie

Secondo la Cisl Scuola provinciale, "questi fatti rappresentano la somma di tante solitudini individuali e contrapposte: quella della famiglia che risponde all'ansia per il futuro incerto del proprio figlio abdicando al suo fondamentale ruolo educativo, quella dello studente in cerca di un'affermazione che sperimenta sui coetanei; quella del docente, lasciato solo a gestire le difficili dinamiche di classi sempre più numerose e problematiche, quella dei dirigenti scolastici, anch'essi soli e schiacciati dalle pressioni di un'amministrazione che li vuole in alcuni casi manager e in altre sottoposti".

Responsabilità e ruolo dei genitori

Cassata aggiunge: "Ad un livello più profondo, c'è l'abdicazione dei genitori al loro ruolo educativo e la completa delega alla scuola della responsabilità di dire di no ai propri figli superprotetti, e nel contempo la svalutazione e il discredito del ruolo educativo degli insegnanti, ai quali viene riservata la considerazione di cui godono insegnanti sottopagati, invece del prestigio, di cui dovrebbero godere dei professionisti ai quali si affida il futuro delle nuove generazioni".

Il ruolo centrale della scuola nel contrasto al disagio

Per la segretaria generale Cisl Palermo Trapani, Federica Badami, "la società in cui viviamo ha una grande responsabilità e fatti di questo tipo fanno comprendere perché fra gli adolescenti il fenomeno del branco e della violenza stia sempre più dilagando. Alla scuola si chiede continuamente di sopperire a tutte le lacune e ai mali profondi della società, senza però dotarla di mezzi, di competenze, di prestigio e di considerazione sociale. Per questo ringraziamo gli insegnanti per lo spirito di abnegazione, per il loro lavoro quotidiano e il ruolo educativo, che oggi è ancora più centrale e fondamentale per il futuro dei nostri territori".