15enne seviziato, scatta la spedizione punitiva contro la baby gang

Scritto il 04/11/2025
da Federico Garau

Dopo le torture, i parenti del ragazzino sono andati a cercare i responsabili: ecco cosa è successo

Dopo l'atroce episodio di violenza e bullismo subito da un ragazzo di quindici anni a Moncalieri (Torino), è scattata la spedizione punitiva dei parenti del giovane, che sono andati a cercare i membri della baby gang. Sembra infatti che alcuni familiari del giovane si siano spinti fin sotto la casa di uno dei responsabili.

Sul terribile fatto, avvenuto nella notte di Halloween, sta indagando la Procura dei minori di Torino. Secondo la ricostruzione fornita sino ad ora, il quindicenne è stato circuito con una trappola e poi chiuso dentro una stanza e tormentato per ore. I suoi aguzzini gli hanno rasato capelli e sopracciglia, poi, minacciandolo, lo hanno costretto ad entrare nel fiume Dora. Ci sono state offese, e sputi. Forse addirittura una violenza sessuale, sulla quale gli inquirenti stanno indagando. Secondo la procuratrice per i minori di Torino Emma Avezzù si è trattato di una sopraffazione vera e propria.

Stando alle ultime informazioni, la Procura sta indagando su tre ragazzi di 14, 15 e 16 anni, fra cui si troverebbe anche un'amica della vittima. I telefoni degli adolescenti sono stati sequestrati e saranno presto esaminati. Tutti e tre conoscevano il ragazzo, facendo parte della stessa cerchia scolastica.

L'episodio ha scatenato la reazione di chi è vicino alla vittima. Parenti e amici del ragazzo si sono infatti presentati sotto la casa di uno degli indagati, ed è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Il gruppo intendeva vendicare il quindicenne."Noi lo conosciamo, fino a poco tempo fa era tranquillo, ma poi ha iniziato a fare cavolate. Adesso ha esagerato e non può pensare che noi ce lo scorderemo. Non se lo dimenticherà nemmeno il nostro amico che avrà quelle immagini davanti agli occhi per sempre. E a noi sembra il minimo stare qua. La deve pagare", hanno dichiarato, come riportato da Il Corriere.

Pare che siano stati fatti quattro video durante la notte del sequestro. Tutti i filmati sono stati cancellati.

Il timore è che possano avvenire anche spedizioni come quella che è da poco accaduta. "Provo grande inquietudine per quello che è successo. Mi sembra una guerra fra poveri. Sono fragilità diverse che invece di unirsi per mettere la testa fuori dall’acqua, diventano una competizione al ribasso che fa orrore", ha dichiarato a Open Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri.