La Spezia, donna uccisa dall'ex. L'uomo aveva il braccialetto elettronico

Scritto il 13/08/2025
da William Zanellato

Orrore alla Spezia dove si è consumato l'ennesimo tragico femminicidio. Questa volta il colpevole è un uomo di 57 anni, ex marito della vittima. La donna di 54 anni è stata uccisa a coltellate stamattina alle 11 alla Spezia dall'ex coniuge, 57 anni, che l'ha raggiunta nell'abitazione dove la donna lavorava. Si chiama Umberto Efeso e ha 57 anni l'uomo che stamani alla Spezia ha ucciso l'ex moglie Tiziana Vinci, dalla quale era separato da tempo. I due, secondo una prima informazione, avrebbero sei figli. Dopo averla colpita con tre coltellate, risultate tutte mortali, l'uomo è scappato. Alla fine di una fuga durata solo qualche ora si è costituito ai carabinieri di Ceparana. Ora l'uomo si trova nella caserma dei carabinieri.

Il teatro del femminicidio è stato un appartamento di via Genova, al civico 564, a La Spezia dove la vittima stava lavorando. La donna, collaboratrice domestica, era occupata nelle pulizie della villa quando è stata raggiunta dall’ex marito. Con lei era presente anche la proprietaria dell’immobile. Si tratta di un 57enne italiano che, riferisce La Presse, potrebbe aver aggredito l’ex moglie dopo un diverbio. L’uomo, residente in zona, era già stato raggiunto da un divieto di avvicinamento e aveva il braccialetto elettronico dal giugno scorso a causa delle reiterate denunce della donna, che avevano innescato il Codice rosso". Ma da 10 giorni il dispositivo aveva mostrato segni di malfunzionamento, come segnalato dai carabinieri all'azienda di telefonia che era incaricata della manutenzione.

"Il braccialetto elettronico è un importante strumento di monitoraggio delle misure cautelari applicate agli uomini violenti. La Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere ha già avviato un ciclo di audizioni di esperti e tecnici lavorando su una robusta relazione che recherà suggerimenti e sollecitazioni finalizzate al miglioramento di questo sistema di controllo a distanza che, non dimentichiamolo, rimane fondamentale per la tutela delle donne". Lo afferma, in una nota, la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere Martina Semenzato deputata di Coraggio Italia e del Gruppo parlamentare di Noi Moderati intervenendo sul femminicidio avvenuto oggi a La Spezia. "E' evidente - conclude - quanto il lavoro di ascolto, inchiesta, analisi e approfondimento sia, più che mai in questo momento storico, essenziale in una sede, quella della Commissione bicamerale di inchiesta, privilegiata per gli indirizzi in tema di violenza di genere e femminicidio".

Ai fatti avrebbe assistito un testimone, che ha subito chiamato aiuto. Sul posto i carabinieri della Spezia e l'ambulanza. I paramedici hanno tentato le manovre di rianimazione a più riprese ma per la donna non c'è stato nulla da fare. Tutti i soccorsi intervenuti, quindi, sono risultati vani. La fuga dell'omicida si è interrotta a Ceparana dove l'uomo, che nel frattempo si è liberato del coltello usato per uccidere la donna, si è costituito. Appena qualche ora dopo il femminicidio, quindi, il killer si è costituito. Si è recato presso la stazione dei carabinieri di Ceparana, nello spezzino, raccontando quanto successo. La salma della donna è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale della Spezia.