"L'ho saputo nel 2025". La verità di Garofano sulla consulenza di Sempio

Scritto il 04/11/2025
da Francesca Galici

La consulenza Linarello sulla quale anche gli investigatori chiedono chiarezza è al centro di un "giallo": il generale ancora non sa perché non sia stata depositata

Nel 2016 il generale Luciano Garofano è stato contattato dalla difesa di Andrea Sempio per preparare una consulenza relativa al Dna dell'allora indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Era la prima volta che Sempio veniva iscritto del fascicolo e da lì a qualche mese la sua posizione sarebbe stata archiviata. "L'avvocato Lovati mi ha chiesto di potermi interessare di questo caso perché si era diffusa la notizia che quel profilo che il professor De Stefano aveva ritenuto inidoneo per le comparazioni, era stato analizzato da altri e aveva dimostrato la compatibilità con Andrea Sempio", ha dichiarato l'ex consulente di Sempio a Ilenia Petracalvina, giornalista del programma tv Lo Stato delle Cose.

"L'11 gennaio del 2017 io ricevetti dall'avvocato Soldani, a nome tutti e tre gli avvocati, tutta la documentazione della perizia De Stefano. La seconda mail la ricevo il 13 gennaio 2017, sempre attraverso l'indirizzo mail dell'avvocato Soldani, con la quale mi chiede anche di verificare se il profilo di Sempio potesse essere considerato idoneo a fronte della perizia Linarello", ha proseguito il generale, che proprio nelle ultime settimane ha deciso di lasciare la consulenza di Sempio. A quel punto, ha spiegato Garofano, ha verificato "che effettivamente quel prelievo fatto dall'agenzia investigativa, corrispondeva ad Andrea Sempio. Mi interesso a confutare, criticare la perizia Linarello. A mio avviso, come correttamente aveva concluso De Stefano, non era idoneo per alcuna comparazione". Ma quella perizia, in teoria, il generale non l'avrebbe potuta avere perché secretata in quel momento ma il generale non si è posto alcun dubbio: "Quando ho visto che a nome di tre avvocati mi arrivava quella documentazione, per me era legittima. Non me lo sono nemmeno posto. Io ho fatto una semplice equazione di primo grado. La stampa già lo sa a dicembre, gli avvocati me la inviano, è sicuramente legittima".

Quindi, il generale ha preparato la sua consulenza che viene inviata il 27 gennaio 2017 "via mail agli avvocati e dopodiché ho fatto fattura alla famiglia di Andrea Sempio, regolarmente bonificata e tracciata". A quel punto, considerando concluso il suo lavoro, Garofano non si interessa più di quella consulenza. Successivamente, aggiunge Garofano, "la posizione di Sempio era stata archiviata e erroneamente penso ‘Beh, credo di aver dato anch'io un contributo’". Invece quella consulenza non è mai stata archiviata e il generale sostiene di aver avuto il dubbio quest'anno. "Siccome la mail era dell'avvocato Soldani, mi sono chiesto soltanto di rientrare in relazione con Soldani, e chiedergli ‘Ma è vera questa diceria?’. E qui c'è tutta la mia buona fede. Come mai si parla di una possibile violazione di legge su quel materiale? Ma l'avvocato Soldani non mi ha mai risposto", prosegue Garofano, che non sa nemmeno perché non è stata depositata: "Strategia difensiva"